ANSA:”Papa: direttore coro latino-americano, prima volta per canti indigeni in Basilica”

Eduardo Notrica lunedì dirigerà quattro cori per la messa in San Pietro dedicata alla Madonna di Guadalupe, la nostra musica Eduardo Notrica lunedì dirigerà quattro cori per la messa in San Pietro dedicata alla Madonna di Guadalupe, la nostra musica liturgica ma con toni di festa Città del Vaticano, 10 dic. (AdnKronos) I canti in idiomi indigeni risuoneranno “per la prima volta” nella Basilica di San Pietro. Accadrà lunedì, in occasione della celebrazione presieduta da papa Francesco per la Madonna di Guadalupe, patrona dell’America e delle Filippine. E’ la terza volta che il Pontefice decide di presiedere questa celebrazione e quest’anno ci saranno le novità introdotte dal lavoro certosino di Eduardo Notrica, direttore del coro latino-americano, che per la seconda volta dirigerà un coro al cospetto di un papa. “La prima volta è accaduto con Benedetto XVI. La celebrazione era sempre per la Madonna di Guadalupe ma in quel caso si trattò di una collaborazione”, racconta all’Adnkronos Notrica. Lunedì sarà Notrica la bacchetta del coro del Papa, insieme al coro della Cappella Sistina. “Eseguiremo un repertorio di musica barocca latino-americana e musica liturgica sempre del Sud America, ma la novità è che per la prima volta in Basilica si canterà in lingua autoctona con canti in idiomi indigeni. Sarà musica liturgica, ma con un carattere di festa”. Notrica tra due giorni dirigerà quattro cori: uno formato da giovani che canteranno e suoneranno e che hanno un’età media di 25 anni; un coro di voci femminili; ci sarà poi il coro polifonico e il coro latino-americano. “Quando mi hanno contattato – racconta Notrica che ha diretto in importanti sale e Festival di tutta Europa e che oltre al coro DeCanter, è direttore del Coro Latinoamericano di Roma, il CaroCoro e del coro femminile AnimaDelSuono – ho sottoposto vari progetti alla commissione ed è piaciuta l’idea di una commistione di lingue. La lingua dei mottetti sarà quella degli autoctoni dell’America. E poi naturalmente il coro della Cappella Sistina eseguirà il suo repertorio”. Notrica, la musica liturgica? C’è un po’ di pregiudizio ma si può vincere Notrica e il suo coro stanno lavorando alacremente da parecchi mesi in vista della celebrazione presieduta da papa Francesco per la Madonna di Guadalupe. Ore e ore di esercitazione insieme a strumentisti (ci saranno anche strumenti antichi alla celebrazione) e a solisti. Per Notrica sarà il secondo incontro con Bergoglio. “La prima volta – ricorda – lo incontrai nel 2012. All’epoca era ancora cardinale ma, al termine della celebrazione per la Guadalupana, ci venne a salutare in maniera molto affettuosa e con quella carica di umanità che lo caratterizza”. Eduardo Notrica rivedrà Bergoglio da papa che fra qualche giorno, il 17, compie 80 anni. “Pensavamo di fargli un omaggio – racconta il direttore del coro – ma lunedì ci atterremo al repertorio preparato per la Madonna di Guadalupe. Sarà un momento molto articolato di musiche con una doppia anima, con la lingua delle popolazioni aborigene e la musica barocco-spagnola”. Ma chissà che la sorpresa al Papa pensata da Notrica non possa realizzarsi a ridosso del compleanno di Francesco. Intanto, dopodomani, nella Basilica di San Pietro risuoneranno gli inni alla Vergine di Guadalupe diretti dalla bacchetta di Notrica che da anni si batte per rendere fruibile e più conosciuta la musica liturgica. “Certamente la società non aiuta questo genere musicale – annota -. L’accesso è un po’ limitato. Il punto è renderla fruibile a tutti ma quando vedo ragazzi tra i 20 e i 30 anni che sentono la musica e se ne innamorano, capisco che il pregiudizio si può vincere”. ma con toni di festa

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